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Le Goldberg: un'altra versione

Fri, Sep 06

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Trapani

Ente Luglio Musicale Trapanese MoNo Dance Company

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Le Goldberg: un'altra versione
Le Goldberg: un'altra versione

Time & Location

Sep 06, 2024, 9:00 PM – 10:30 PM GMT+2

Trapani, Piazza San Francesco di Paola, 5, 91100 Trapani TP, Italy

About the event

ENTE LUGLIO MUSICALE TRAPANESE, 76ª Edizione

LE GOLDBERG: UN’ALTRA VERSIONE

"Immagina una notte di insonnia, un conte che cerca riposo... e una melodia che nasce per lenire l'anima. Se le Variazioni Goldberg di Bach, forse mai concepite per accompagnare i sogni, diventassero qui un racconto di suono e movimento? In Le Goldberg: un'altra versione, ogni nota, ogni passo è un viaggio nelle profondità del mistero notturno e del risveglio.

Dieci gruppi di tre danze, generate da un tempo unico e univoco, restituiscono esperienze percettive ed andamenti diversi, come costellazioni di emozioni e geometrie che prendono vita sul palco. Il pianoforte di Antonio Piricone dialoga con i corpi delle cinque danzatrici della MoNo Dance Company, tessendo un arazzo di musica e movimento. Una danza tra simmetrie e contrasti, tra echi e variazioni. Preparati a essere trasportato in un mondo dove la musica diventa danza, e la danza si fa musica, dissolvendo le barriere tra suono e corpo.

Lasciati trasportare in un viaggio di trasformazioni, dove le note di Bach diventano gesti, e la notte si trasforma in un palcoscenico di metamorfosi artistica. Un dialogo eterno tra arte e movimento ti attende, in una notte di infinite possibilità."

Antonio Piricone, pianoforte 

MoNo Dance Company

Asja Marabotti, Giorgia Bevilacqua, Giulia Castoro, Ylenia Fontana, Anita Amoroso

coreografie di Asja Marabotti, Giorgia Bevilacqua

regia e drammaturgia di Monica Montanti

 

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GUIDA ALL'ASCOLTO

"Le Goldberg: un'altra versione - Un Incontro tra Musica e Movimento"

C’è una leggenda che racconta di un conte insonne, Hermann Karl von Keyserlingk, ambasciatore russo alla corte di Dresda, che trovò conforto nelle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach. Come riportato dal primo biografo di Bach, Johann Nikolaus Forkel, queste variazioni furono composte per alleviare le notti inquietanti del conte, grazie alle mani sapienti del giovane clavicembalista Johann Gottlieb Goldberg. Un’opera che sembra scritta non solo per il clavicembalo, ma per l’anima stessa, una leggenda che si trasforma in una narrazione viva in Le Goldberg: un'altra versione, dove ogni nota e ogni gesto si intrecciano, disegnando un viaggio immaginario che esplora le profondità del mistero notturno e del risveglio.

Numeri, Canoni e Alchimie Musicali

Bach, maestro nell’arte della variazione, sapeva che i numeri contano, letteralmente. Le Variazioni Goldberg non sono solo musica, ma una danza tra numeri e suoni, dove le 30 variazioni, incorniciate tra l'Aria iniziale e quella finale, creano una simmetria di 32 pezzi. Un totale che, come per magia numerica, si riduce al numero 5 — un numero che si riflette nella  messa in scena di questa sera: cinque danzatrici, dieci mini-suite (5x2), ognuna composta da tre brani, concludendosi sempre con un canone. Canoni che, ogni tre variazioni, seguono un cammino ascendente, dal canone all’unisono al canone alla nona, creando una scala invisibile di suono e significato che sale verso l'infinito.

Il numero 14, considerato la firma segreta di Bach (ricavato dalla somma delle lettere del suo nome: B=2, A=1, C=3, H=8), appare in questo spettacolo e si ripete come un incantesimo nelle ripetizioni scelte per l’Aria iniziale e la prima mini-suite, un richiamo nascosto e ricorrente, un omaggio a quel gioco numerico che tanto amava. La danza esplora queste geometrie sonore, in cui tempi binari e ternari si alternano come riflessi di un dialogo tra il mondo terreno e quello spirituale. Con 89 ripetizioni in totale, i numeri 8 e 9 emergono come simboli di un equilibrio armonico tra dimensioni visibili e invisibili, un'armonica tra le dimensioni terrestri e quelle più sottili. La coreografia diventa così una mappa evocatrice e misteriosa, un linguaggio che traduce in movimento la precisione matematica e l'emozione della musica.

La Musica che Si Fa Corpo

Sul palco, Antonio Piricone al pianoforte e le danzatrici della MoNo Dance Company — Asja Marabotti, Giorgia Bevilacqua, Giulia Castoro, Ylenia Fontana, Anita Amoroso — si muovono in uno spazio dove ogni nota è un gesto e ogni gesto è una nota. Le coreografie di Asja Marabotti e Giorgia Bevilacqua, con la regia di Monica Montanti, creano un dialogo tra suono e movimento, una metamorfosi artistica continua che trascende le barriere tra le arti. La musica non è solo ascoltata, ma anche vista e sentita, mentre si materializza nei movimenti dei corpi, raccontando una storia di trasformazione e scoperta.

Oltre il Sogno e la Realtà

Nel tacito invito a esplorare non solo la bellezza della musica di Bach, ma anche le sue connessioni profonde con la matematica, il movimento e la spiritualità, Le Goldberg: un'altra versione è più di una performance; è un incoraggiamento a lasciarsi trasportare oltre il confine del conosciuto, a vedere oltre, a sentire l'inaudito, a percepire l'impercettibile. È un viaggio che sfida i confini tra suono e corpo, tra matematica e poesia, tra realtà e sogno, verso un luogo dove la musica diventa danza e la danza si trasforma in musica. Un viaggio su un palcoscenico di trasformazioni e possibilità, dove ogni notte è un nuovo inizio, ogni suono un passo nel dialogo tra le arti.

 

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